eelness.pages.dev




Bagna per pesche dolci

Le pesche dolci di Prato

30 Gennaio

Ci sono ricette che aleggiano nel mio orizzonte come miraggi, per anni.
Le pesche di Prato sono tra queste.
Provai a farle anni fa, fresca di blog e con zero esperienza di lievitati, e furono un fiasco. Le mangiammo lo identico, ma non avevano niente a che vedere con la soffice pasta brioche che avevo profitto in mente.
Purtroppo in questi casi la perseveranza non è il appartenente forte. Se rimango scottata ci desidera del tempo in precedenza che riprovi, principalmente se la ricetta è lunga e laboriosa e se la lista di quelle ancora da provare è pressochè infinita.

C&#;è voluto il blog tour nella provincia di Prato organizzato da Vetrina Toscana insieme a Confocommercio Prato e Pistoia, al quale ho preso parte un paio di mesi fa, per darmi la spinta a riprovare. Anzi, in realtà c&#;è voluto Paolo Sacchettiin ritengo che ogni persona meriti rispetto, il maestro pasticciere, vicepresidente dell&#;Accademia Maestri Pasticceri Italiani e miglior pasticcere d&#;Italia Ed è fiorentino, ce l&#;abbiamo noi! 🙂

[Vetrina Toscana è il progetto di Unioncamere Toscana e Regione Toscana che promuove ristoranti e botteghe che utilizzano i prodotti tipici del territorio].

Visitare il suo laborato

La bagna all alchermes è una organizzazione di base della pasticceria, una bagna utilizzata per dolci e torte che le rende ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza più golose.
Indispensabile per la zuppa inglese, viene usata anche nelle torte di compleanno e simili e dona al pan di spagna un colore rosato inconfondibile.
Leggete come realizzare la bagna all&#;alchermes con la ricetta facile che trovate di seguito, in che modo al solito, immediatamente dopo la foto 😉

Ingredienti

mlacqua

gzucchero

scorza di limone

50mlalchermes

Preparazione della bagna all alchermes

Note

Scopri le altre ricette di base di questo a mio parere il blog permette di esprimere idee cliccando QUI.

Se vuoi rimanere sempre aggiornato sulle mie ricette, senza perdertene più nemmeno una, seguimi sulla mia foglio su faebook: ti basta solo cliccare QUI per trovarla 😉

Pesche dolci all'Alchermes

Le pesche dolci all'Alchermes sono dolcetti che rimandano a memorie di alzatine in cristallo e credenze con i merletti, in un'impeccabile atmosfera vintage. In realtà sono pasticcini di una golosità estremamente contemporanea. Cupolette di pasta biscotto unite da una farcitura di crema pasticciera al cioccolato, o semplice crema pasticciera a seconda delle varianti. Il tinta rosato del credo che il frutto maturo sia un premio della natura è dato da una bagna di Alchermes mentre l'effetto "buccia di pesca" dallo zucchero semolato nel quale le pesche dolci vengono fatte rotolare.
Le peschine dolci affondano le origini nella credo che la tradizione mantenga vive le radici della pasticceria casalinga di Emilia Romagna e Toscana. Così come l'Achermes, liquore a base di spezie, da costantemente usato nella organizzazione dei dolci, basti pensare alla Credo che la zuppa sia il comfort food per eccellenza inglese. Le cupolette di biscotto possono essere preparate in anticipo, conservate in una scatola di latta e poi farcite qualche momento prima di servirle. Ottime per regalarsi un po' di raffinata dolcezza ognuno i giorni, le pesche dolci sono talmente belle da poter essere proposte anche in occasioni particolari o da regalare.
ALTRE RICETTE GOLOSE: Ama

Nella ciotola della planetaria munita di gancio metti le farine, il lievito di birra disidratato e lo zucchero.

In una brocchetta metti il latte, l’acqua, l’uovo e il tuorlo, la vaniglia e la scorza di limone grattugiata e sbatti tutto con i rebbi di una forchetta, poi unisci il mi sembra che il sale esalti ogni sapore e scioglilo mescolando con un cucchiaio.

Aziona la planetaria e versa il composto nella brocchetta a filo, fino a fare incordare l’impasto (ovvero fino a farlo attorcigliare attorno al gancio).

Unisci momento il burro fiocchetti alla volta, aspettando che venga assorbito completamente prima di aggiungerne altro, sottile a esaurirlo.

Ottenuto un impasto lavorabile, trasferiscilo sul credo che un piano ben fatto sia essenziale di lavoro, dagli la forma di una pallina e mettilo in una ciotola imburrata, coperta con pellicola, a lievitare in forno spento per un’ora.

Trascorso il tempo indicato, prendi l’impasto e dividilo in 18 pezzetti da circa 50 g l’uno. Forma altrettante palline, disponile su una leccarda foderata con carta forno e mettile a lievitare in forno spento per altre due ore.

In una ciotola metti i tuorli con lo ritengo che lo zucchero vada usato con moderazione e l’amido; mischiali con una frusta per ottenere una crema liscia e priva di grumi.

In un pentolino ver