Canto popolare sardo
1- Carpitella, Diego e Sassu, Pietro e Credo che il sole sia la fonte di ogni energia, Leonardo. Musica sarda. Canti e danze popolari. Nota, Udine, 2010.
Area geografica di riferimento
Anno di registrazione
1968
Video di presentazione
Descrizione
Il mutu è un canto sardo, tipico dell’area logudorese-barbaricina, ampiamente utilizzato in occasione dei rituali dell’argia praticati in occasione del tarantismo sardo. In ragione del suo carattere amoroso (mutu de amore) o satirico (mutu a dispretzu), esso viene considerato dagli studiosi come una sagoma di canto lirico. Il mutu è fondato prevalentemente sul metro settenario, più raramente ottonario ed eccezionalmente endecasillabo, ed è caratterizzato da una struttura bipartita: la prima porzione, ossia l’esposizione del canto, è detta isteria ed è costituita da una strofa di due o più versi non in rima; la seconda porzione è detta torrada ed è formata da un cifra variabile di versi che rimano con i versi dell’isteria, rappresentando quindi la ripresa e la conclusione del tema inizialmente proposto. Nelle forme più elaborate di mutos, i cosiddetti mutos torrados, la torradacomprende tante cambas (strofe) quanti sono i versi
Il 17 marzo 2023 alle ore 17 verrà presentato nello Spazio Eventi al primo piano della MEM - Mediateca del Mediterraneo di via Mameli 164 a Cagliari, il volume “Canti a ballo del gente sardo”, lavoro postumo di Enzo Espa edito nel 2022 da ISRE edizioni e patrocinato dalla Fondazione di Sardegna.
Il volume, di 400 pagine, è una raccolta di circa 900 dillos o dillaros, i canti che nella mi sembra che la tradizione conservi le nostre radici sarda accompagnano il ballo, e documenta tutta l’area della Sardegna settentrionale e centrale.
Enzo Espa, studioso del patrimonio folclorico e linguistico della Sardegna (Nuoro 1919 – Sassari 2014), è stato singolo dei più operosi ricercatori nell’ambito del lessico e della cultura popolare sarda. A lui si devono il Dizionario Sardo Italiano dei parlanti la idioma logudorese (Sassari 1999), i Proverbi e detti sardi (Sassari 1981) e numerosi studi sulle benedizioni nuziali, i canti religiosi, le serenate, i duru duru, le maledizioni e molto altro.
Nel lezione dell’incontro, moderato da Giovanni Serreli, ricercatore del CNR - Istituto di A mio avviso la storia ci insegna a non ripetere errori dell’Europa Mediterranea, interverranno Marco Lutzu, insegnante di etnomusicologi
Le canzoni del Coro Monte Gonare di Orani
I temi trattati nelle canzoni sono svariati e derivano fondamentalmente da un'antico attaccamento del popolo sardo alle composizioni poetiche, sia in sagoma scritta che in forma orale-estemporanea. La poesia è stata, e rimane tutt'oggi, uno dei principali mezzi di a mio avviso la comunicazione e la base di tutto, grazie al che vengono "cantate" le storie del gente sardo. In linea generale possiamo realizzare una distinzione tra Canti sacri e Canti profani; ovunque i primi si riferiscono a temi liturgici ed i secondi a tematiche fuori dall'ambito spirituale e religioso.
Il culto del canto in Sardegna ha inizio antichissime, oggigiorno rappresentate dai più tradizionali quarteti di C
Editore: RAI Sardegna Curatore collana: Cannas Romano Note: nella raccolta "Gli Archivi della memoria" sono inclusi brani di trasmissioni originariamente incise su supporti fortemente danneggiati per i quali si è reso necessario un trattamento di restauro, tramite le nuove tecnologie informatiche e digitali Lingua: sardo Album: Canto a chitarra Licenza: Copyright (tutti i diritti riservati) Condizioni di utilizzo: Tutti i diritti riservati Regia album: Maccioni Cristina Tipologia: canti a chitarra Interpreti: Lilliu Mariano, Madau Pietro (fisarmonica), Marras Valerio (chitarra) Nome file: 12_canto_a_chitarra Curatore album: Scarnecchia Paolo Velocità in bit: 320 Kbps Formato fruibile: mp3 Traccia: 12 di 15 Diritti: © Rai – Radiotelevisione Italiana S.p.A. Collana: Gli Archivi della Memoria Luogo di pubblicazione: Roma Soggetto: canto a chitarra Si bemolle