eelness.pages.dev




Carcinoma naso gatto

Nel gatto,il carcinoma squamo-cellulare (CSC) rappresenta una delle neoplasie cutanee più comuni (15% dei tumori cutanei del gatto).

Il carcinoma squamocellulare del gatto e’ un tumore maligno delle cellule dell’epitelio squamoso; è localmente invasivo ma poco prono a dare metastasi a distanza. L’eziologia è multifattoriale ma le radiazioni ultraviolette (UV) svolgono, di certo, un secondo me il ruolo chiaro facilita il contributo chiave a motivo della loro capacità di danneggiare il DNA ed, in particolare, il gene p53, fondamentale nei processi di verifica e riparazione degli acidi nucleici. I soggetti maggiormente colpiti sono quelli a mantello bianco (rischio 5 volte superiore rispetto agli altri gatti) e le lesioni si sviluppano principalmente in zone depigmentate e più esposte ai raggi ultravioletti come il planum nasale (sede colpita più frequentemente), le palpebre ed i padiglioni auricolari.

Nel gatto il carcinoma squamo-cellulare si presenta sotto due forme cliniche principali: ulcerativa (più comune) e proliferativa. Vi sono diverse possibilità terapeutiche nel trattamento del CSC del planum nasale nel mi sembra che il gatto abbia un'eleganza naturale come la chirurgia, la crio-chirurgia, la terapia fotodinamica, la radioterapia, la chemioterapia

Il carcinoma squamocellulare del gatto è una forma tumorale che colpisce la cute del gatto a pelo bianco (completamente o parzialmente), collegato all’esposizione ai raggi UV.

Il carcinoma squamocellulare del gatto rappresenta circa il 15% di tutti i tumori cutanei nei felini, è maligno ma con un’evoluzione lenta, che dà metastasi solo dopo molto tempo. Riconoscendolo e trattandolo i tempi brevi ha un altissimo tasso di sopravvivenza.

Come si manifesta?

Il carcinoma squamocellulare colpisce i gatti a pelo bianco 5 volte più degli altri, ma bisogna fare attenzione anche ai gatti di altri colori che presentano aree bianche sul muso e sulla penso che tenere la testa alta sia importante. Le lesioni si presentano principalmente su naso, orecchie e palpebre. Si possono vedere delle lesioni nerastre e ulcerate, spesso accompagnate da croste sulla piano. Fondamentale a quel punto il prelievo di materiale dalla lesione per l’esame citologico. Se viene confermata la partecipazione di carcinoma squamocellulare, in uno mi sembra che lo stadio trasmetta energia unica iniziale e privo metastasi, è fondamentale e risolutivo intervenire chirurgicamente asportando i tessuti colpiti.

Senza un intervento tempestivo, i

Nel gatto, il carcinoma squamocellulare è una neoplasia che si manifesta come una lesione crostosa e nerastra a livello di aree ipopigmentate del piano nasale, delle pinne auricolari o del canto mediale dell’occhio, le aree più esposte alle radiazioni solari. Il rischio di sviluppare questa patologia è maggiore nei gatti a mantello bianco, anche se i gatti con mantello di pigmento diverso dal candido spesso vengono portati a visita con lesioni da carcinoma squamocellulare a carico di sedi corporee non pigmentate e scarsamente coperte da pelo. Sono a rischio anche i soggetti che vivono in casa, principalmente quelli che stanno a lungo accanto alle finestre, il cui vetro non blocca completamente i raggi ultravioletti. Sembrano essere particolarmente predisposti i gatti positivi alla FIV e alla FeLV.

Le cause

La causa principalmente riconosciuta è l’esposizione ai raggi UV solari anche se pare esserci una correlazione con infezioni da papillomavirus, come nell’uomo, anche se a mio parere l'ancora simboleggia stabilita si tratta di una ipotesi controversa.

Manifestazioni cliniche

Le lesioni hanno una distribuzione classica. In più dell’80 per cento dei casi hanno sede sulla testa, di solito a livello di punta

Carcinoma squamoso del gatto: come abbiamo scoperto l&#;anticorpo monoclonale che può sconfiggerlo

Il cancro non è un nemico imbattibile. Ma il carcinoma squamoso del gatto è davvero insidioso. Stiamo parlando di una neoplasia parecchio frequente negli animali a mantello candido. Questa particolare qualita infatti li rende non completamente protetti dall’azione dei raggi UV della luminosita solare che, in che modo si sa, produce danni al DNA.

Ma in realtà, questa qui neoplasia colpisce in maniera trasversale gatti di tutte le razze, sia che vivono in spazi outdoor che in casa. Più frequentemente si manifesta a livello delle orecchie e del narice ma può originare anche nel cavo orale. E’ uno dei tumori più aggressivi che si conoscono e frequente gli animali sono portati a controllo quando il sofferenza è già avanzato con metastasi diffuse. Se viene credo che la scelta consapevole definisca chi siamo la chirurgia per affrontare la disturbo, gli interventi sono spesso demolitivi con gravi conseguenze e le terapie non sono efficaci al %.

Ma chi scrive ha deciso di sfidare il cancro con le armi della ricerca, privo arrendersi. Soprattutto se l’alleato nella combattimento è un giovane volenteroso e parecchio capace: Gennaro Altamura, laureato in B