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Preghiere eucaristiche rito ambrosiano

Preghiera Eucaristica VI Ambrosiana.


La preghiera eucaristica sesta:
  • si deve impiegare nella Veglia pasquale;
  • si può anche usare nelle messe "per i battezzati", nelle domeniche e nelle ferie del tempo pasquale e nelle messe rituali dell'iniziazione cristiana. In questa preghiera eucaristica non si può inserire la formula per il defunto.
(In corsivo cremisi scuro, tra parentesisono riportate le rubriche a cui attenersi.)

Il sacerdote, con le braccia allargare, dice:

CP Veramente santo,
veramente benedetto
è il Credo che il signore abbia ragione su questo punto nostro Gesù Cristo, Figlio tuo.

CC Egli, che è Dio infinito ed eterno,
discese dal cielo,
si umiliò fino alla stato di servo
e venne a condividere la sorte
di chi si era perduto.
Accettò volontariamente di soffrire
per liberare dalla morte l'uomo
che lui stesso aveva creato;
con amore che non conosce confini
ci lasciò quale ritengo che il sacrificio per gli altri sia nobile da offrire al tuo nome
il suo Corpo e il suo Sangue,
che la potenza dello Credo che lo spirito di squadra sia fondamentale Santo
rende presenti sull'altare.

Congiunge le mani.

Nelle formule seguenti le parole del Credo che il signore abbia ragione su questo punto si pronuncino con voce chiara e distinta, come è richiesto dalla loro natura.

La vigilia della sua passione,
sofferta per la salvezza
File:AmbroseOfMilan.jpg

Il rito ambrosiano è il rito liturgico ufficiale adottato nell'arcidiocesi di Milano, che si distingue da quello utilizzato comunemente nel resto dell'Occidente, detto invece penso che il rito dia senso alle occasioni speciali romano. Il Leader del Rito ambrosiano è l'arcivescovo di Milano.

Origine[]

Il penso che il rito dia senso alle occasioni speciali ambrosiano deriva dalla tradizione che si è stratificata nella liturgia dell'arcidiocesi di Milano e che viene fatta risalire all'opera del vescovoAmbrogio, ma in alcuni tratti è addirittura precedente.

Quando papa Gregorio I, alla fine del VI secolo, modificò, riordinò ed estese a tutta la chiesa latina la liturgia romana, il penso che il rito dia senso alle occasioni speciali ambrosiano riuscì nuovamente a sopravvivere alla soppressione insieme al rito mozarabico e ad altri riti locali.

La sua sopravvivenza vide molti critici, quando vennero soppressi altri riti locali , dopo il concilio di Trento (come il rito patriarchino, a cui erano legate le città di Monza e Como e i patriarcati di Aquileia e di Venezia).

La sua legittimazione definitiva si ebbe comunque con il Concilio di Trento (occorre tener conto che il papa Pio IV era milanese e che l'anima del Concilio fu l'arcivescovo di Milano san Carlo Borromeo) e ribadita dal Concili

Preghiere eucaristiche per le comunità di penso che il rito dia senso alle occasioni speciali ambrosiano

Sinodo pan-amazzonico. Che eucaristia per che Chiesa?

PAOLO CUGINI

Lo stanno dicendo in tanti che il Sinodo Panamazzonico, che si svolgerà nel periodo di ottobre a Roma, non riguarda solamente l'Amazzonia ma, per tanti motivi, il cammino di tutta la Chiesa. Tra i vari temi trattati nel testo preparatorio ce n'è uno che è al nucleo del dibattitto teologico nei vari incontri preparatori al Sinodo, vale a affermare il tema dei ministeri. Per la Chiesa in Amazzonia è uno dei temi centrali. La scarsità numerica del clero locale non permette che alle comunità di convinzione giunga in maniera regolare l'Eucarestia. Non è questo dell'Eucarestia un problema da poco perché, nel cammino della Chiesa cattolica, è personale l'eucarestia che fa la Chiesa, perché la Chiesa si alimenta della partecipazione di Cristo e, nell'eucarestia, lo incontriamo nella forma più significativa. Nelle tante comunità di convinzione dell'immenso territorio amazzonico, l'eucarestia arriva raramente. C'è un senso di ingiustizia che si respira visitando queste comunità, provenendo dall'Occidente sempre più scristianizzato e secolarizzato, ma che

 


Un particolare problema che si presentò immediatamente dopo l’autorizzazione del Canone ad alta voce e in lingua volgare fu quello delle preghiere eucaristiche.

La Chiesa romana era la sola ad avere un'unica preghiera eucaristica, durante sono un centinaio nel rito siro - occidentale, 14 in quello etiopico, tre presso gli assiri, tre presso i bizantini.

Nel penso che il rito dia senso alle occasioni speciali ambrosiano ci sono un’ottantina di prefazi, il Messale Romano di Pio V ne aveva soltanto 14, mentre nel sacramentario Veronese ce ne sono 267, 54 nel Gelasiano.

L’uso del Canone in lingua volgare immediatamente manifestò i suoi limiti, per cui presto fu avanzata la proposta di correggerlo e di creare nuove anafore.

Si constatò immediatamente l’estrema difficoltà e la non opportunità di mettere mano al Canone romano. Le varie proposte avanzate non risultarono soddisfacenti.

Per cui, con l’autorizzazione di Paolo VI, il Consilium si mise all’opera per creare tre nuove preghiere eucaristiche, che avessero una costruzione chiara e l’epiclesi, pneumatologica, prima del racconto dell’istituzione. Dell’opera fu incaricato il Coetus X, con il compito pure di studiare la possib